Come noto l’indicatore principe della stabilità di un Confidi è il Total Capital Ratio cioè il rapporto fra il Patrimonio di Vigilanza (PV) ed i rischi (credito ponderato, operativo etc.). Esso deve essere superiore al 6%. Ma il PV è una voce residuale a presidio delle Perdite Inattese (PI), e deve essere considerato al netto di eventuali decurtazioni necessarie ad integrare il Fondo Rischi su Crediti (nei bilanci IFRS/IAS) componente della voce 90 del Passivo, ed inteso come presidio delle Perdite Attese (PA) e contropartita delle commissioni attive incassate (voce dell’attivo e dei Ricavi). Quindi il problema si sposta alla valutazione di questo Fondo. Per chi è all’esterno di un Confidi la valutazione è pressoché impossibile perché dipende dalla valutazione della rischiosità delle garanzie rilasciate (riportate nella Nota Integrativa, una volta dei Conti d’Ordine o voci fuori bilancio), nota solo all’interno e riferite alla BdItalia in sede di Icaap. La BdItalia risponde con una valutazione dell’Icaap ricevuto, detta Srep, ma essa non è resa nota all’esterno del Confidi.
La domanda che rivolgo ai lettori è: “Come si valuta, secondo voi, la congruità del Fondo Rischi su Crediti dei Confidi 107?”. Attendo con interesse.
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