venerdì 23 dicembre 2011

L'innovazione necessaria: lo spread variabile

Il tasso dei mutui è composto da base variabile (Euribor) e spread fisso. Invece lo spread dovrebbe essere anch'esso variabile perché dovrebbe riflettere il rischio di credito del cliente  in ogni momento della vita del prestito. Il rischio di credito, mitigato dalla garanzia,  è più basso verso la scadenza finale dei mutui ed in particolari condizioni di mercato. In questo momento le condizioni di mercato sono negative e gli spread alti. Ma chi stipula oggi fissa lo spread alto per 10-15-20 anni e questo blocca il mercato. L'innovazione è stata spesso negativa (derivati). Per una volta vogliamo spingere per una innovazione positiva?

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