Primo errore da evitare : comparare fra loro strumenti che prevedono diverse % di garanzie o peggio garanzie con diversa valenza (es. garanzie a prima richiesta contro sussidiarie; garanzie prestate da Confidi 107 contro garanzie prestate da 106). Nel comparare diversi sistemi di agevolazione bisogna riferirsi solamente alla quota interamente garantita e tralasciare quella non garantita che sarà, dalle banche, considerata ad assorbimento pieno secondo le norme di Basilea (evitare l’illusione della “mosca cocchiera” secondo la quale una garanzia parziale, a volte anche molto parziale, condiziona l’intera erogazione. La banca condiziona l’erogazione solo al rendimento complessivo “risk adjusted” e questo rendimento è il risultato della media ponderata della quota interamente garantita e di quella non garantita.).
Secondo errore : non si possono paragonare sistemi con diversa PD o LGD medie (cavalli ed asini). Evitare di paragonare operazioni erogate da banche standard con operazioni erogate da banche FIRB a prenditori con PD diversa da 2,66%.
Spiegazione: per una banca Foundation IRB uno scoperto ad un anno, ad una PMI non retail, con PD=2,66%,comporta un assorbimento di capitale dell’8%, identico a quello che subirebbe una banca Standard che affidasse il medesimo soggetto ponderandolo 100%.
Tutte e due le banche subirebbero inoltre una perdita (attesa, cioè statisticamente sicura) dell’1,20%=2,66*0,45 dove 0,45 è la LGD regolamentare per le FIRB. Questa perdita andrà dalla banca spesata in Conto Economico e recuperata direttamente sul tasso applicato al cliente.
Per questo bisogna evitare di paragonare una banca standard, che pondera, ai fini dell’assorbimento patrimoniale, le sue esposizioni al 100%, con le esposizioni di una banca FIRB verso clienti con PD diversa da 2,66%.
Il vero vantaggio delle banche FIRB è quello di poter subire, e farsi pagare, dai clienti gli assorbimenti in base alla vera PD, posto che sia diversa dal 2,66%.
E fornisco subito una prima affermazione: tutti i sistemi sono equivalenti in termini di perdita attesa e di assorbimento patrimoniale. Se un sistema appare migliore di un altro, c’è un errore nelle ipotesi di base che crea una illusione ottica.
Il paragone col Fondo Centrale: innanzitutto un chiarimento: il Fondo Centrale appartiene allo Stato. MCC ci mette solo il personale (e per questo viene ben remunerato) e non sostiene alcun rischio di credito. La precisazione è dovuta al fatto che una grande banca classificava le garanzie del Fondo come concesse dalla banca gestrice.
L’assorbimento del Fondo è del 12,5% circa del garantito (quota fra il 60 e l’80% dell’erogato) di cui l’8% a titolo di presidio della Perdita Inattesa ed il 4,5% a titolo di presidio della Perdita Attesa. La quota a presidio della Perdita Inattesa, al termine del regolare (senza default) ammortamento, viene sbloccata e resa disponibile per nuove garanzie (è la cosiddetta rotatività). Purtroppo l’assorbimento non dipende dal rating del garantito perché il Fondo Centrale non ne dispone. E non ne può disporre, perché gli manca la “gamba” andamentale, che è una costituente imprescindibile dei sistemi di rating. Nel paragonare l’assorbimento del Fondo a quello di altre forme di garanzia occorre tener conto di questo e quindi non si può paragonare un sistema che assorbe fondi a copertura della PA e della PI ad un sistema che assorbe fondi a copertura della sola PI rinviando ad un altro momento (spesatura in C. Economico) l’assorbimento della PA.
Un'altra illusione: le Tranched Cover
Le Tranched Cover sono nate e sono state regolamentate nella circ. BdI 263/2006 per le cartolarizzazioni. Solo successivamente, su richiesta della sola Italia che intendeva recuperare l’utilizzabilita dei fondi monetari dei Confidi, è stato consentito di assimilare la quota junior a copertura della prima perdita (sia attesa che inattesa) al fondo monetario pegnato (costuito in pegno). Le tranched cover, anche quelle con quota junior uguale alla prima perdita (Kirb), sono leggermente sfavorite rispetto alle garanzie personali come quelle fornite dal FCG perché comunque la quota senior protetta non può, per norma, essere ponderata zero ma mantiene comunque una ponderazione minima del 7%.
La differenza fondamentale però è che, nel caso delle cartolarizzazioni i soggetti interessati a valutare, vendere e comprare hanno di fronte a se un portafoglio già formato e quindi valutabile. Nel caso dei fondi monetari i soggetti interessati (Confidi, banche, valutatori) lavorano con portafogli da formare che si possono formare con il profilo di rischio e granularità desiderato ma, di fatto (esperienza docet!) non si sono così mai formati portando a rendimenti ben diversi dal desiderato. Ecco perché personalmente, consiglio di dimenticare le tranched cover a meno che ….. continua alla prossima puntata.